Le radici della festa dell’Immacolata

Anna, Maria e Gesù
Museo del convento di Caterina, Utrecht, Olanda

La festa dell’otto di dicembre affonda le sue radici nell’VIII secolo e celebra il miracoloso concepimento di Maria da parte di Gioacchino e Anna, una coppia ritenuta sterile. Anna, la madre di Maria, rappresentava la purezza, la forza e la saggezza femminile, qualità che ha saputo trasmettere alla figlia. Spesso tendiamo a vedere Maria come una figura isolata, senza riconoscere che la sua grandezza è anche il frutto delle qualità ereditate dai suoi genitori.

All’epoca, il lignaggio e le origini familiari erano elementi fondamentali per costruire l’identità personale di ognuno. Allo stesso modo, noi portiamo in noi l’eredità dei nostri antenati, anche a livello cellulare, essendo la maggior parte di essi di origine materna. Possiamo scegliere di accettare o di cercare di modificare questo retaggio, ma, come una foglia che non può esistere senza l’albero che la sostiene, siamo inevitabilmente legati alle nostre origini. La foglia può muoversi liberamente al vento, ma rimane pur sempre attaccata all’albero che le dà vita e nutrimento.

Questa festa può rappresentare un’occasione preziosa per riscoprire le nostre radici e comprendere quanto la nostra identità sia profondamente intrecciata con quella dei nostri predecessori. Oggi possiamo rendere omaggio alla nostra stirpe, in particolare alla linea femminile, che ha lasciato su di noi impronte a volte invisibili, ma profonde.

Buona Festa dell’Immacolata a tutti!

Bernard e Angy

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